Le notti bianche

Tutto quello che posso dire è che è una storia terribile, ho percepito dentro di me lo struggimento del cuore del protagonista.
E' un libro corto e conciso, ma struggente e sentimentale.
Il protagonista è mentalmente instabile, non ha nulla a cui aggrapparsi, nulla per cui vivere. Ma ha un disperato bisogno di amore.
Così quando incontra in una delle sue notti bianche la bella Nasten'ka si aggrappa a lei con tutte le sue forze.
Lei prima non lo ama, poi lo ama, poi non lo ama più.
Lui vive in bilico tra euforia e disperazione. Quando lei non si presenta lui si dispera, ma quando lui è con lei, ha finalmente voglia di vivere.
Innamorato perso di un'idea, neanche di una ragazza. Solamente dell'idea di poter essere qualcosa per qualcuno.
Ci sono notti in cui il loro amore cresce, cresce sempre più come una bolla che si gonfia fino a scoppiare. E a quel punto, il protagonista, che stava beato in quella bolla d'amore immaginario e frettoloso, cade a terra.
Torna alla realtà: Nasten'ka non l'ha mai amato. Ma se è per questo neppure lui ha mai amato lei, ha amato solo quell'idea di lei.
Spesso capita, ci si innamora di idee di persone ma non di persone. Poi, quando scopriamo che l'idea non corrisponde alla persona, la bolla si rompe e torniamo alla nostra vuota realtà.
E' un libro che va letto da tutti, non è troppo semplice, ci va attenzione, ma è corto e ne vale la pena.
Mostra molto bene il fenomeno dell'illusione amorosa che ci porta a vivere la nostra vita in funzione di qualcosa che non esiste.