Da quando ho concluso l'ultima pagina, ho capito che mi sarei portata nell'anima questo libro fino alla fine dei miei giorni.

Inizialmente non riuscivo a capire che cosa stesse accadendo: perché questo autore scrivesse così stranamente.

 Pensavo fosse una storia dentro la storia. Poi ho capito che tutto il libro era scritto in quella maniera un po' fiabesca.

Cent'anni di solitudine narra la storia di un popolo, più nello specifico della famiglia Buendia, che decide di spostarsi in un luogo estraniato da qualsiasi realtà conosciuta fondando una nuova civiltà.

Nel corso del tempo questa nuova civiltà conosce il progresso migliorandosi fino a raggiungere l'apice dello splendore: l'età dell'oro.

Poi, la decadenza, con crisi climatiche gravi che gravano sulla psicologia dei personaggi. Dopo una decina di generazioni di Buendia si giunge infine al termine del tutto.

E' un libro straordinario, inaspettato.

Marquez parla di un'umanità che non s'incontra tutti i giorni. Un'umanità fatta da pulsioni e desideri. Emozioni portate all'estremo.

E' un eterno capolavoro. Non è così semplice, va letto con attenzione. Ma vi posso assicurare che vi trasmetterà tanto; non tanto nel corso della lettura quanto alla fine, l'ultima pagine è un colpo al cuore.

Nessuno sarà più lo stesso dopo "cent'anni di solitudine".


Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia